Mi piace pensare al mio ruolo in una Cerimonia di Matrimonio o di Unione come quello di una “traduttrice”: di pensieri, emozioni, di storie vissute. Per questo per me è essenziale l’ascolto delle persone che si rivolgono a me e le cerimonie che scrivo sono ogni volta diverse e uniche come uniche sono le coppie e le famiglie che incontro! Mi piace molto rispettare la storia, la cultura, la lingua, l’origine, le tradizioni di chi si rivolge a me e spesso mi capita di celebrare in più lingue diverse; se non conosco una delle lingue delle persone coinvolte, faccio del mio meglio per imparare espressioni e parole che rendano speciale la Cerimonia, perché ognuno.a si possa sentire accolto.a e perché la celebrazione dell’amore, dell’affetto e della decisione di condividere la propria vita con quella di un’altra persona non conosce confini né geografici né di genere!