bandiera-arcobaleno

Quando il confronto arricchisce e professionalizza...

Il 22 febbraio Federcelebranti ha ospitato Jonathan Mastellari, responsabile di IAM intersectionalities and more, un’associazione di Bologna che si occupa di varie tematiche legate al mondo LGBTQAI+. Il tema era: il matrimonio LGBTQAI+ ed il linguaggio inclusivo.

Jonathan è partito dai fondamentali. Riguardo all’etichetta, sarebbe buon uso, ormai, definirsi, appena ci si presenta, con il pronome che ci rappresenta (lei/ella o lui/egli) per facilitare il proprio interlocutore a sentirsi accolto e a sua volta definirsi senza timore. Ha elencato gli aspetti basici legati all’affettività (usare il termine omoaffettivo anziché omosessuale riduce l’attrito di una parola che esprime più un termine medico) e all‘identità di genere.

Ci siamo potuti confrontare con lui sugli argomenti più delicati ed i momenti clou più emotivamente coinvolgenti che caratterizzano una cerimonia laica. A partire dalla cerimonia di matrimonio, passando per il coming out, per la festa del nome o della rinascita, fino ad arrivare al rito funebre.

Raccontare l’amore che attrae ed unisce gli individui e la vita di chi ci ha lasciato non è complicato per noi celebranti. Essere inclusivi ed usare un linguaggio rispettoso e appropriato è più complesso. Ogni rivoluzione culturale inizia dal linguaggio e, quindi, modificare e arricchire il nostro vocabolario è sicuramente d’obbligo se si vuol fare questo lavoro con coscienza.

 

Sapevate che la bandiera arcobaleno che rappresentava inizialmente tutta la comunità LGBT non è più sola?

 

Ecco un link che descrive tutte bandiere del Pride. Indovina a chi appartiene!

https://notizie-lgbt.blogspot.com/2020/05/tutte-le-bandiere-nei-pride-e-loro.html

Lascia un commento