Un matrimonio

Qui sotto troverete un esempio di un matrimonio alquanto tradizionale – e nulla lo impone ma  niente lo vieta – per due uomini. Ovviamente la cerimonia può essere adattata ad altre coppie, ma serve  a darvi un’idea di come un matrimonio laico può essere strutturato.

Celebrante

Benvenuti.

Siamo qui oggi per celebrare le nozze di Marcello e Pietro. Hanno voluto celebrare la loro unione qui oggi, in questa splendida cornice, con le persone a loro più care, in un modo non tradizionale: e questo ha permesso loro di scegliere le parole che sentirete, e le promesse alle quali presterete testimonianza, per rendere la cerimonia più sentita, più personale, più ricca di significato e, allo stesso modo, più gioiosa.

Anche se gli aspetti burocratici della loro unione sono stati già espletati, questo è il momento che Pietro e Marcello sentono come il più importante, perché hanno attorno le persone a loro più care. La vostra presenza qui è la testimonianza dell’importanza di quel rapporto, e gli sposi vogliono manifestarvi la loro riconoscenza per l’amore, l’affetto e l’appoggio che hanno ricevuto da voi lungo gli anni; e Marcello and Pietro vi chiedono di continuare col vostro sostegno e il vostro incoraggiamento per la loro nuova vita insieme, oggi e per il futuro.

Mi rivolgo adesso a voi, Marcello e Pietro, e parlo della realtà dell’amore, dove la fiducia nell’altro, e la libertà dell’altro, sono preziose quanto la fiducia in se stessi, e la libertà propria.

Vi parlo della generosità di spirito, che raccoglie nel suo cammino ciò che è bello e delicato e che lascia indietro invidia, rabbia e insofferenza.

Vi parlo della vostra amicizia, e del vostro rispetto per le esigenze dell’altro. E vi confermo la speranza di tutti noi, che le vostre vite insieme continuino ad essere un’entusiasmante avventura.

Possano Pietro e Marcello seguitare a mostrarsi l’un l’altro per come sono e sostenersi a vicenda per quel che diverranno, così da comprendere che il loro essere insieme diventa un’entità più grande della somma delle loro individualità, e avere la voglia di continuare a scegliersi ogni giorno della loro vita.

Adesso Davide il fratello di Pietro ci leggerà un testo di Khalil Gibran.

Davide

Vi sia spazio nella vostra unità, e tra voi danzino i venti dei cieli.

Amatevi l’un ’altra, ma non fatene una prigione d’amore:
Piuttosto vi sia tra le rive delle vostre anime un moto di mare.
Riempitevi a vicenda le coppe, ma non bevete da una coppa sola.
Datevi cibo a vicenda, ma non mangiate dello stesso pane.
Cantate e danzate insieme e siate giocondi, ma ognuno di voi sia solo,
come sole sono le corde del liuto, sebbene vibrino di una musica uguale.
Datevi il cuore, ma l’uno non sia rifugio all’altro.
Poiché soltanto la mano della Vita può contenere i vostri cuori.
Ergetevi insieme, ma non troppo vicini:
Poi che il tempio ha colonne distanti,
E la quercia e il cipresso non crescono l’una all’ombra dell’altro.


Tratto da “Il profeta” di Gibran Kahlil Gibran

Celebrante

Sara, la sorella di Marcello ci leggerà L’arte del matrimonio di Wilferd Petersen.

Sara

Nell’arte del matrimonio,

le piccole cose sono le grandi cose;

non bisogna mai sentirsi troppo vecchi per stare mano nella mano;

mai andare a letto arrabbiati;

mai dare niente per scontato: il corteggiamento non finisce con la luna di miele, ma deve continuare lungo tutti gli anni;

avere valori comuni e obiettivi condivisi;

essere insieme nell’affrontare il mondo;

formare un cerchio d’amore che include l’intera famiglia;

fare le cose l’uno per l’altro, non come se fosse un dovere o un sacrificio, ma con lo spirito del dono;

è saper dire ‘grazie’ scegliendo con premura i gesti e con cura le parole;

è non cercare la perfezione nell’altro, ma invece coltivare la disponibilità, la pazienza, la comprensione e il senso dell’umorismo.

è avere la capacità di perdonare e di dimenticare;

è creare la giusta atmosfera in cui ciascuno possa crescere;

è una ricerca comune del bene e del bello;

è instaurare la parità nell’indipendenza, la reciprocità nella dipendenza e negli obblighi;

è non solo sposare la persona giusta, ma essere la persona giusta per l’altro;

l’egoismo non deve trovare posto in una unione duratura;

la felicità è ciò che ognuno dovrebbe cercare per l’altro;

chiedi per te meno di quanto tu non sia disposto a dare.

adattato da un testo di Wilferd Petersen

Celebrante

Marcello, sei pronta e disposto a sposare Pietro; e lo fai di tua spontanea volontà?

Marcello

Si.

Celebrante

Pietro, sei anche tu pronto e disposto a sposare Marcello; e lo fai di tua spontanea volontà?

Pietro

Si.

Celebrante

I testimoni hanno sentito la volontà formale dei due sposi?

I testimoni

Si.

Celebrante

Pietro, prendi la mano di tuo sposo nella tua e ripeti con me:

Io, Pietro, prendo te Marcello come amic, amante e sposo, sarò tuo nei giorni della pienezza e della mancanza, nei giorni della gioia e del dolore, nel trionfo e nella caduta.

Prometto di rispettarti, di condividere con te il bene e il male senza riserve, di prendermi cura di te e della nostra famiglia, di confortarti e incoraggiarti in tutto ciò che farai.

Marcello, ripeti con me:

Io, Marcello, prendo te, Pietro, come amico, amante e sposo, sarò tuo nei giorni della pienezza e della mancanza, nei giorni della gioia e del dolore, nel trionfo e nella caduta.

Prometto di rispettarti, di condividere con te il bene e il male senza riserve, di prendermi cura di te e della nostra famiglia, di confortarti e incoraggiarti in tutto ciò che farai.

Celebrante

Nella nostra tradizione lo scambio solenne degli anelli simboleggia da sempre le promesse date e ricevute. Daria, puoi portarci gli anelli?

Marcello

Pietro, con questo anello, simbolo delle promesse che qui ti ho fatto, io ti sposo.

Pietro

Marcello, con questo anello, simbolo delle promesse che qui ti ho fatto, io ti sposo.

Il Celebrante invita ad un applauso mentre gli sposi si baciano.

Celebrante

Siamo stati testimoni delle solenne promesse scambiate tra Marcello e Pietro: promesse che adesso sottoscriveranno. Invito anche i testimoni ad avvicinarsi per apporre le loro firme, a nome di tutti noi.

La firma del registro

MUSICA per la firma – Luigi Einaudi, Nuvole

Inizia la musica e i testimoni si avvicinano al tavolo della firma.

Firmano (in questo ordine) Marcello, Pietro, i testimoni e il Celebrante. Chi dovrà ancora firmare aspetta ordinatamente di lato in modo da non ostruire il fotografo, e dopo la firma si sposta per lo stesso motivo. Completate le firme, tutti rientrano ai loro posti.

La musica cessa.

Celebrante

Marcello, Pietro: alla presenza di tutti noi avete scambiato solenni promesse, in pegno di esse avete messo un anello alla mano dell’altro.

Con tutto il cuore, Vi riconosciamo uniti in matrimonio. E che possa questo vostro tempo essere lungo e pieno.

Musica trionfale – Queen, We are the Champions. Marcello ed Pietro escono. Il Celebrante incoraggia l’applauso.